• About Collettivo Antigone
  • Arte & Bellezza
  • Babel: other languages
  • Cinema
  • Contributors
  • Cookie Policy
  • Disobbedienza e Resistenza civile
  • English
  • I Figli della Fortuna
  • Il Corpo delle Donne
  • Muros
  • Our team
  • Programmazioni
  • Radio Bonn

Collettivo Antigone

~ Proteggere e custodire le leggi naturali di ogni essere vivente

Collettivo Antigone

Archivi tag: Sergio Lima

Un anno di scuola con Antigone dalla Giordania all’Africa Occidentale, passando per la Sicilia in attesa di Siria e Iraq

16 martedì Apr 2019

Posted by orukov in 2019, Alessio Mamo, Augusta, Francesco Malavolta, MariaGrazia Patania, Marta Bellingreri, Senza categoria

≈ 1 Commento

Tag

Alessio Mamo, Arianna Pagani, Augusta, Francesco Malavolta, Luca Pistone, Marta Bellingreri, Sara Manisera, Sergio Lima

Era il 24 febbraio 2018 quando sono entrata per la prima volta nell’allora IV A della scuola primaria dell’istituto comprensivo Orso Mario Corbino. Ero in attesa che arrivassero Alessio Mamo e Marta Bellingreri che ci avrebbero spiegato cosa significhi essere una giornalista e un fotografo oggi e guidati in un intenso viaggio in Giordania. Prima del loro arrivo ho approfittato per spiegare cosa fosse il Collettivo Antigone e perché fossi lì quella mattina. Anna, capelli lunghi lisci, carnagione chiarissima, voce sottile, alza la mano e mi dice “Ma chi te l’ha fatto fare?”. Al suo tono serissimo seguono una serie di assensi in sottofondo ed è palese che la sua domanda non ha nulla a che vedere col classico “Ma cu tu fici fare” degli adulti.

La differenza era lì: Anna in quella domanda aveva messo tutta la serietà del caso. Quella bambina di nove anni mi stava chiedendo cosa mi avesse portata a considerare la migrazione affar mio, ad “impicciarmi” di questa cosa che in tv va avanti per numeri e cifre con volti anonimi facili da dimenticare. Abbiamo ricordato le scuole verdi dove conobbi nel 2014 Ibrahim che sarebbe diventato fratello di Letizia la quale ora mi scruta coi suoi grandi occhi verdi, soddisfatta per questa presenza in comune. Abbiamo parlato del senso della memoria e della necessità di comprendere il cuore degli altri, tendendo mani e fornendo appigli.

Subito dopo arrivano Marta e Alessio che in quei giorni aveva appreso di essere finalista World Press Photo con la foto della piccola Manal sfigurata dalla guerra a Kirkuk, in Iraq. Attraverso questa bambina di 11 anni, Alessio e Marta hanno spiegato il lavoro dell’ospedale di tutte le guerre che a Amman in Giordania il team di MSF porta avanti per ricucire esseri umani fatti a brandelli da interminabili conflitti. Il bianco e nero a rappresentare le ferite, il dolore. I colori a simboleggiare la ripresa, la guarigione o il percorso verso di essa. Dopo aver smontato qualsiasi retorica sulle guerre giuste con l’evidenza delle loro conseguenze più drammatiche, ci siamo salutati con la speranza che un giorno sia Manal stessa a venirci a trovare per “colorare insieme”.

Meno di due mesi dopo, è venuto da noi Luca Pistone, fotoreporter e giornalista in zone di conflitto per l’agenzia di stato messicana Notimex ed esperto di Africa Occidentale. Luca era appena tornato dal Congo e ci ha raccontato cosa significhi vivere in un Paese dove la violenza fa storicamente parte della quotidianità dei suoi abitanti con pesanti ripercussioni soprattutto per le donne. Il centro dell’incontro, però, sono stati i visti e i documenti per muoversi in questi Paesi. Luca ha spiegato cosa deve fare prima di partire e risposto alla domanda “Ma perché i migranti vengono senza documenti?”. Perché glieli neghiamo, costringendoli a rivolgersi ai trafficanti che aumentano tratta e criminalità. Ma la parte che ricordano tutti e tutte con maggior precisione è stato il viaggio in Vespa che Luca ci ha fatto fare attraversando vari Paesi dell’Africa Occidentale dal Senegal al Mali, al Gambia, alla Guinea Bissau grazie al progetto che cura con Andrea De Georgio.

Dopo una lunga pausa, ci siamo rivisti a novembre insieme a Sergio Lima, portavoce del Presidente della Commissione Antimafia all’Ars e capo dell’ufficio legislativo 100Passi all’Ars. Con Sergio abbiamo parlato di mafia, illegalità e buone pratiche per contrastarla. “Immaginate di andare ogni giorno in un parco giochi che vi piace tanto e d’improvviso arriva qualcuno che vi impedisce di entrare o vi chiede denaro per farlo. Ecco questo è un atteggiamento mafioso”. La domanda che ricorreva più spesso riguardava il motivo per cui qualcuno scelga deliberatamente di fare male ad altri e cosa si possa fare nel proprio piccolo per evitare questi abusi. Inevitabile parlare di caporalato, di sfruttamento, di schiavitù nelle campagne siciliane dove silenziosamente si ammassano centinaia e centinaia di braccianti agricoli privi delle tutele più elementari. Erano i giorni delle discussioni sul cosiddetto decreto sicurezza e abbiamo anticipato il disastro umanitario che si sarebbe concretizzato di lì a poco. Di fronte alle immagini di Cassibile con le sue povere baracche di migranti abbandonati a se stessi, i bambini e le bambine faticavano a credere che fossero state scattate “dietro casa nostra”.

image2 (1)

Proprio grazie a Sergio a marzo siamo andati in visita all’ARS, visitandone la sede e assistendo ad una seduta d’aula per insegnare che la democrazia non è una fantasia astratta, ma una realtà da coltivare ogni giorno nelle nostre azioni. Tuttavia, la parte più entusiasmante della giornata è stata senza dubbio la visita all’osservatorio astronomico dove i bambini hanno visto strumenti antichissimi e filmati modernissimi della via Lattea realizzati proprio per far loro conoscere una parte di cielo. La partenza alle 6:30 del mattino e il rientro la sera tardi non hanno scalfito minimamente le loro energie. Tuttavia, era impossibile non pensare che, se fossimo stati in Siria, a Gaza, in Iraq e in mille altri luoghi, avremmo potuto essere un danno collaterale, un bersaglio o degli scudi umani per guerre di cui non avremmo capito nulla.

A gennaio sono tornata da sola per raccontare il Burkina Faso, la lotta delle madri che strappano i figli alla malnutrizione, i tramonti impossibili, il cielo stellato visto per la prima volta e i bambini che si guastano la salute nelle miniere d’oro informali. Con la foto di Maurice, 9 anni, loro coetaneo abbiamo discusso di lavoro minorile, diritto all’istruzione e dovere di rimediare alla strutturale ingiustizia senza abituarsi mai ad essa. Il filo rosso che teneva unite le nostre parole era Raoul, alunno di questa classe e unico privilegiato ad esser nato in Burkina Faso prima di arrivare ad Augusta anni fa con la sua famiglia adottiva. Il 15 marzo abbiamo parlato di Greta Thunberg, ambiente e cambiamento climatico per accennare ai fattori climatici come cause dirette o indirette dell’esodo di massa di milioni e milioni di persone. Ambiente e inquinamento in un territorio come quello di Augusta non sono effimera speculazione teorica, ma drammatica quotidianità fra tumori, malformazioni e degrado ambientale.

image1 (3)

Meno di due settimane dopo, la classe ha incontrato Francesco Malavolta che -emozionatissimo- ha spiegato il suo lavoro e mostrato le sue foto, raccontando le storie dei tanti bambini ritratti. Cosa significa essere un bambino o una bambina costretta a migrare? Quali sono gli ostacoli che incontra? Come si vive in un campo profughi abbandonato ai margini dell’Europa fra sporcizia e violenze? Cosa possiamo fare noi per rendere meno traumatica la loro esperienza? Ancora una volta, nel nostro dialogo, tornano Letizia e suo fratello Ibrahim che viene dal Gambia e che con me ha mangiato il suo primo arancino in un bar vicino le scuole verdi che lo ospitavano all’epoca.

Ma l’anno non è ancora finito e lo chiuderemo in bellezza con Sara Manisera e Arianna Pagani che verranno a trovarci dal 3 al 6 maggio per raccontarci cosa significhi essere donne oggi al di là dei confini geografici, delle etichette e degli stereotipi. Per noi del Collettivo Antigone, sarà un momento speciale perché finora avevamo ospitato solo una donna, Marta Bellingreri, e invece così bilanceremo le presenze. Sara e Arianna saranno il nostro “regalo” di fine anno affinché ogni bambina possa trovare in loro un modello, una fonte di ispirazione. Affinché Anna, Letizia, Brenda, Alexandra e le altre sappiano che il mondo non è una prerogativa degli uomini. Affinché Valerio, Aldo, Michele, Salvatore, Raoul e gli altri imparino a fare squadra con le loro coetanee nel pieno rispetto delle loro capacità.

Un grazie speciale lo dobbiamo alla dirigente del secondo istituto comprensivo O.M. Corbino, Maria Giovanna Sergi, che ci ha dato la fiducia e il coraggio necessari per intraprendere questo percorso. Alle maestre Antonia Zoncheddu e Antonietta Lanzarone che sono sempre pronte ad accoglierci a braccia aperte, preparando in modo impeccabile la classe. Ma soprattutto ai bambini, alle bambine e alle loro famiglie che sono il cuore di questi incontri in un continuo scambio di dare e avere.

Una cosa è sicura: in quest’ultimo anno io sono cresciuta moltissimo grazie alla loro spontanea irruenza, alle loro battute e alle loro infinite domande. Soprattutto sono felice che, superata la diffidenza iniziale, sono ormai diventata un misto fra una zia giovane e l’amica stramba che frequenta persone interessanti.

di Maria Grazia Patania

seguici su

  • Visualizza il profilo di antigonecollettivo su Facebook
  • Visualizza il profilo di @collet_antigone su Twitter

Redazione

  • antigoneblog2015
  • babybutterfly04
  • claudialaferla
  • cristallina555
  • francescacola
  • morfea
  • orukov

Articoli recenti

  • A scuola di resistenza e resilienza generativa, il “Permaculture Design Certificate Course”
  • Piccolo viaggio alla scoperta della frontiera sud
  • Le radici contano solo se sei un albero
  • Agricoltura sostenibile e cambiamento climatico in Burkina Faso
  • Take her away. Away from here

Commenti recenti

simona su Un anno di scuola con Antigone…
Cristina Mattiello su Ai fratelli sconosciuti morti…
Agnes su Siamo tutti terroristi?
Hauke Lorenz su ViaCrucis Migrante
Anna Teresi su Un uomo di nome Giacinto. Un s…

Archivi

  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • Mag 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • Mag 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • agosto 2017
  • luglio 2017
  • giugno 2017
  • Mag 2017
  • aprile 2017
  • marzo 2017
  • febbraio 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • agosto 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • Mag 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015

Categorie

  • #MeToo
  • 2016
  • 2017
  • 2018
  • 2019
  • Africa
  • Ai Weiwei
  • Alberto Caviglia
  • Alejandro González Iñárritu
  • Alessandra Lucca
  • Alessia Alicata
  • Alessio Mamo
  • Alterrative
  • Ambiente
  • America Latina
  • Andrea Lucheroni
  • Andrew Wakeford
  • Annalisa Imperi
  • Anonimous
  • Anonyme
  • Anti-Militarismo
  • Antifascismo
  • antisemifobia
  • antisemitismo
  • Antonella Taravella
  • Antonio Parrinello
  • Apolidia
  • Architettura
  • Arruolamento forzato
  • Arte
  • Asia
  • Associazione italiana psichiatria sociale
  • Augusta
  • Aurora di Grande
  • Auschwitz
  • autodeterminazione
  • Babel
  • Balkan Route
  • Bambini soldato
  • Baobab Camp
  • Baobab Experience
  • Basilicata
  • Bologna
  • Bonnections
  • BonnLab
  • Burkina Faso
  • Carla Colombo
  • Children of Fortune
  • Children's Day
  • Chivasso
  • Christoph Probst
  • Cina
  • Cinéma du Desert
  • Cinema
  • Cinema africano
  • Cinema coreano
  • Cinema Italiano
  • Cinema Maliano
  • Cinema Messicano
  • Cinema palestinese
  • Cinema postcoloniale
  • Cinema siciliano
  • Claudia La Ferla
  • Claudio Beorchia
  • Collaborazioni
  • Collettivo Antigone
  • Collettivo's Words
  • Coltan
  • Como
  • Congo
  • Cooperativa Sicomoro
  • Crazy for football
  • Crazy for football-il libro
  • Cristina Monasteri
  • Daniel Libeskind
  • Daniela Mussano
  • Decolonizzazione
  • Denis Bosnic
  • Denis Mukwege
  • Desaparecidos
  • Deutsch
  • deutsche Widerstand
  • DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO
  • Die weiße Rose
  • DIE ZEIT ONLINE
  • Disobbedienza
  • Dissidenti
  • Domenico Monteleone
  • Doumbia
  • Egon Schiele
  • Eleonora Rossi
  • Elisa Springer
  • Elisabetta Evangelisti
  • Else Gebel
  • Emerson Marinho
  • English
  • Ernesto Montero
  • Esilio
  • español
  • Etiopia
  • Eventi
  • Events
  • Exile
  • Federica Loddi
  • Federica Simeoli
  • Federico Scoppa
  • Firenze
  • Fotogiornalismo
  • Français
  • Francesca Colantuoni
  • Francesco Faraci
  • Francesco Malavolta
  • Fred George
  • Free Open Arms
  • French
  • Frontiera
  • Fuocoammare
  • Gambia
  • Gaza
  • Giacomo d’Aguanno
  • Giada Pasqualucci
  • Gianfranco Rosi
  • Gianmarco Catalano
  • Giornata della Memoria 2017
  • Giornata della Memoria 2019
  • Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
  • Giornata Internazionale del Rifugiato
  • Giornata Internazionale delle Donne 2018
  • Giorni della Memoria
  • Giorni delle Donne
  • Giulio Regeni
  • Go Back to Your Country
  • Guerra
  • Guinea
  • Hans Scholl
  • Hauke Laurenz
  • I figli della fortuna
  • I Giorni della Madre
  • I giorni della Madre 2018
  • I Giorni della Memoria 2018
  • I Giorni della Memoria 2019
  • I Giorni delle Donne, 2017
  • Il Corpo delle Donne
  • Il silenzio dei vivi
  • Innenansichten aus Syrien
  • IOM / OIM
  • Islam
  • Jüdisches Museum Berlin
  • Jean-Claude Chincheré
  • Johanna Schäfer
  • Jugend rettet
  • Julie Ristic
  • Kenya
  • Kevin McElvaney
  • Kim Ki-duk
  • L'isola che non c'è
  • La Macchina Sognante
  • La memoria del futuro
  • La Palermo degli Ultimi
  • La Rosa Bianca
  • Larissa Bender
  • Lavoro Minorile
  • Les enfants de la Fortune
  • Leva obbligatoria
  • Libano
  • Life Jacket Project
  • ll Corpo delle Donne
  • Lorenzo Tondo
  • Luana Bruno
  • Lucia Cupertino
  • MA-EC
  • Madri
  • Madri di Plaza de Mayo
  • Mali
  • Marc Rothemund
  • Margine Protettivo
  • MariaGrazia Patania
  • Marina Galici
  • Marta Bellingreri
  • Marzamemi
  • Massimo Micheli
  • MateriaPrima
  • Maternità Universale
  • MB
  • MEDIPERlab
  • MEDU-Medici per i Diritti Umani
  • Mely Kiyak
  • Messico
  • MeToo
  • Michael
  • Michael Verhoeven
  • Michela Gentile
  • Michelangelo Mignosa
  • Milano
  • Mockumentary
  • Monaco
  • Mostre
  • Mostre fotografiche
  • Muros
  • Musica
  • Nazismo
  • No Tav
  • Olocausto
  • Olocausto del Mare
  • Ornella SugarRay Lodin
  • Oswiecim
  • Pablo Neruda
  • Palermo
  • Panzi Hospital Congo
  • Papis
  • Parole del Collettivo
  • Pecore in Erba
  • Periferie urbane
  • Permacultura
  • Photography
  • Plaza de Mayo
  • Poesia
  • Português
  • postcolonial cinema
  • Prigioni
  • Progetti
  • Projects
  • Puglia
  • Punta Izzo Possibile
  • R-esistenza
  • Radio Bonn
  • Ramadan
  • Rami
  • Razzismo
  • Refaei Shikho
  • RefugeeCameras
  • Refugees Welcome
  • Resistenza tedesca
  • Restiamo umani
  • Riccardo Pareggiani
  • Roberta Conigliaro
  • Roberta Indelicato
  • Rodrigo Galvàn Alcala
  • Roma
  • Scultura
  • Scuole Verdi Augusta
  • Segregazione
  • Senza categoria
  • Sguardi dalla Siria
  • Sicilia
  • Simona D'Alessi
  • Siria
  • Sophie Scholl
  • Sostenibilità
  • Souleymane Cissé
  • Spanish
  • Stati Uniti
  • Stay Human
  • Stealthing
  • Street Art
  • Sudan
  • Sylvie Pavoni
  • syria
  • Tamara de Lempicka
  • Teatro
  • Teatro Atlante
  • Teatro dell´assurdo
  • Terremoto
  • Testimonianze
  • The Dawn of Recovery – MSF Giordania
  • Torino
  • Tornate a Casa Vostra
  • Traduzioni
  • Translations
  • Ugo Borga
  • Uomo Vs Soldato
  • Valentina Rossi
  • Valentina Tamborra
  • Valerio Bispuri
  • ViaCrucis Migrante
  • VOCES DE SIRIA
  • Voices from Syria
  • Willi Graf
  • Women's Day
  • WordSocialForum
  • World Press Photo 2018
  • Yacob Fouiny
  • Youba
  • Zentrum für politische Schönheit
  • Ziad Homsi

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei Commenti
  • WordPress.com

Blog su WordPress.com.

Annulla
Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie